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Il Fiat C.R.32 era un Caccia Biplano impiegato principalmente dalla Aviazione Legionaria, durante la guerra civile Spagnola, e dalla Regia Aeronautica nelle prime fasi della seconda guerra mondiale. Era un aereo compatto, robusto e manovrabile anche se non molto rapido, era armato da 2 mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7mm sincronizzate, un armamento letale per un Caccia del 1933.
E' ancora oggi considerato il più famoso tra i Caccia prodotti in Italia, sopratutto per il fatto che venne prodotto massivamente su licenza in nazioni estere, in particolare la spagna dove restò in servizio fino al 1953. Il Fiat G.56 era un Caccia Monoplano ad ala bassa a sbalzo derivato dal precedente G.55 Centauro. Praticamente in dimensione e aspetto, eccetto nella lunghezza del naso dovuta al nuovo motore DB 603 e sostanziali in fatto di armamento. Il G.56 infatti era in grado di alloggiare un cannone MG151/20 da 20 mm nel mozzo dell'elica proprio come il suo cugino Tedesco questo a discapito delle 2 mitragliatrici montate sul cofano nella versione precedente ma mantendendo altri due MG151/20 nelle ali. Questo lo rese più aerodinamico garantendogli la velocità massima in volo livellato di 685 km/h, il che gli vale il titolo di più veloce aereo a pistoni mai costruito in Italia dopo l'M.C.72.
Il Savoia-Marchetti S.M.79 Sparviero era un Trimotore ad ala bassa inizialmente progettato come aereo da trasporto civile veloce. Negli anni 1937-39 stabilì 26 record mondiali e fu - per un certo periodo - il più veloce medio bombardiere del mondo. Costruito in legno, tela e metallo, si riconosceva per la tipica "gobba" dietro l'abitacolo che gli valse il nomignolo di "Gobbo maledetto". Il primo impiego fù nella guerra civile spagnola per poi ritrovarsi su quasi ogni fronte della seconda guerra mondiale. L'S 79 bis fù una delle tante varianti ed era dotata di serbatoio ausiliario nella fusoliera al posto del vano bombe. Per migliorarne l'autonomia veniva soppressa la gondola ventrale per il puntatore bombardiere non più necessario, con grandi vantaggi aerodinamici. Questi esemplari vennero costruiti in prevalenza dalle O.M. Reggiane.
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